BIO | GASPARINI Danilo

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Insegna Storia dell’Agricoltura e Storia dell’alimentazione all’Università di Padova. È stato Directeur d’études invité all’Ècole des hautes études en sciences sociales (EHESS) di Parigi. È docente presso il Master di Ca’ Foscari in “Cultura del cibo e del vino” e al “Master della cucina italiana” di Vicenza.  È membro del Consiglio scientifico della biblioteca internazionale “La Vigna” di Vicenza, del Comitato Scientifico del Laboratorio Internazionale di Storia Agraria di Montalcino e della Fondazione Villa Emo di Fanzolo di Vedelago. Dirige a Ca’ Tron, presso gli “Archivi Contemporanei di Storia Politica” il “Centro studi sulla storia delle campagne venete”. Ha curato per la Fondazione Benetton Studi Ricerche il progetto decennale su “Le campagne trevigiane in età moderna” e per la Regione Veneto un’importante ricerca sulle tradizioni gastronomiche della Regione. È ospite e consulente fisso per Geo&geo, Rai 3, in una rubrica curata da Sveva Sagramola, dedicata alla storia alimentare e del cibo.


A Cucina d’epoca 2019 il suo intervento è stato:

sabato 21 settembre > ore 12.00 > Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio
Polentoni, mangiapatate e gourmet: oltre la fame, la cucina
Sono duri a morire gli stereotipi! Per Italiani mangiapatate passi…è durato poco, anche perché il primato è passato ad altre nazionalità e ad altri emisferi. Ma Veneti polentoni ha tenuto banco per molto tempo…ancor oggi qualcuno si “azzarda”. Pronta la risposta: sì grazie! Ma per buona parte della seconda metà del Novecento l’associazione Polenta&Pellagra era scontata, tanto da incidere sui consumi popolari dello stesso Veneto, come da dati Istat. Considerati dagli storici, assieme alla pasta, cibi della fame, della carestia soprattutto a partire dalla seconda metà del Settecento, polenta e patate hanno assunto nel corso dell’Ottocento un ruolo fondamentale nei regimi alimentari delle classi popolari e contadine. Ripercorrere le vicende del loro arrivo in Europa e in Italia, della diversa diffusione, precoce per il mais, più ritardata quella delle patate, significa narrare la storia agricola e alimentare di tanta parte della penisola, attraverso trionfi e condanne fino alla oramai conclamata presenza nelle nostre tavole e non solo.

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